mercoledì 8 febbraio 2012

Il Watsu

Ottimizzare le proprietà delle acque termali


Watsu è un termine che nasce dalla fusione dei termini water, acqua in inglese e Shatsu , il tipico massaggio orientale .
Si pratica nelle piscine d’acqua calda.
Per goderne appieno è necessario essere immersi ad una temperatura superiore ai 37°C così da ricordare all’organismo le sensazioni che prova un feto durante la gravidanza.
Come disciplina olistica, nasce negli U.S.A. nel 1980 ad opera del suo fondatore, Harold Dull.
Arriva in Italia all’inizio degli anni novanta grazie al ginecologo Roberto Fraioli che la propone alle sue pazienti per prepararle al parto.
La Campania è la regione del Sud Italia nella quale questa pratica è più diffusa grazie alla ricchezza di acque termali di origine vulcanica che contraddistingue le nostre falde freatiche.
Nel 2008 lo stesso Harold Dull è stato ospite ad Ischia per incontrare i suoi allievi ed insegnare le frontiere delle nuove tecniche in materia di Water-Shatsu.
Già dall’inizio del massaggio è evidente il profondo legame che si instaura in vasca tra chi riceve e chi offre il massaggio.
La presa di contatto avviene molto lentamente, tramite una leggerissima pressione sui polsi che si trasforma nel giro di un minuto in un saldo abbraccio.
Il corpo viene adagiato poi in posizione supina, tutto completamente avvolto dall’acqua ad eccezione di naso e bocca.
Punto centrale è la sincronizzazione del respiro dei due attori coinvolti nella danza che sta per avere inizio.
Ci si arriva tramite dei movimenti verso l’alto prima e verso il basso poi che seguono il ritmo dei polmoni.
Comincia ora una serie di movimenti rotatori durante i quali il massaggiatore spinge il corpo dell’altro intorno al suo che rimane saldamente piazzato al centro della circonferenza immaginaria, tenendo braccia e gambe divaricate.
Quando il rilassamento inizia a diventare totale vengono proposti dei movimenti ondulatori.
I maestri di watsu sanno far coincidere ad un’espirazione del beneficiario del massaggio una traiettoria subacquea, l’emersione avviene giusto in tempo per prendere nuovamente aria.
Contemporaneamente avviene la pressione dei punti corrispondenti ai chakra identificati dalla medicina tradizionale cinese.
Anche allungamenti e contrazioni fanno parte delle metodiche impiegate per trasmettere il più possibile benessere e distensione.
La più spettacolare delle tecniche fino ad ora sperimentata consiste nella torsione subacquea che mira ad avvolgere l’intero organismo attorno all’articolazione della spalla.
Il watsu può dare beneficio a tutti coloro i quali soffrano di fastidi all’apparato osteoarticolare e muscolare, ma può essere impiegato anche nella preparazione atletica degli sportivi o nel trattamento dei pazienti disabili.

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