venerdì 23 settembre 2011

I Parametri ematici : indicatori ecologici.

A Capriolo Zoppo, capo indiano della tribù dei Duwamish negli Stati Uniti, è attribuita una celebre frase:”Non siamo proprietari della freschezza dell’acqua o dello scintillio dei fiumi, facciamo semplicemente parte della terra”.
Cinquecento anni dopo questa massima è stata verificata dagli ecologi, che studiano il nostro pianeta cercando la continuità che unisce viventi e terra e raccogliendo dati che ne rappresentino lo stato di salute ed il tipo di interazioni.
Gli indicatori di qualità ambientali sono strumenti di indubbia efficacia per l'analisi degli ecosistemi naturali.
Tra di essi molto usati dagli analisti (e pertanto diffusi ed utilizzati comunemente) sono quegli indici di qualità dell'acqua, dell'aria e del suolo, siano essi biologici o chimico-fisici, che si presentano come facilmente monitorabili e che sono altrettanto facilmente associabili alle disparate forme di inquinamento.
Ad essi possono tuttavia essere affiancati, se non a volte sostituiti, indicatori di origine biologica, ecologica o etologica che in certi casi riescono a descrivere il malessere dell'ambiente in forma più ampia e sistemica.
Uno di questi indicatori, capaci di fornire una descrizione molto accurata dell’ambiente in cui viviamo, è il sangue umano.
Ricordiamo a tale proposito che da qualche anno alcuni esponenti del parlamento europeo prima e italiano poi, si sono resi disponibili ad esami di laboratorio per verificare il tipo e la quantità di inquinanti rintracciabili nel loro sangue.
I risultati ottenuti sembrano preoccupanti, e la varietà di composti chimici presente nelle matrici ambientali si concentra in noi che essendo al vertice della catena alimentare subiamo in massa gli effetti dei fenomeni di bioaccumulo,
Tanto che secondo i più recenti modelli matematici che emergono dal convegno “Conquering cancer: a global effort”, che si è tenuto nella città di Atlanta (Georgia) il cancro diventerà la prima causa di morte al Mondo già nel 2010.
Per contrastare questa non felice previsione, il monitoraggio costante del nostro sangue è un’arma potentissima per combattere gli effetti dell’habitat poco accogliente in cui l’impatto antropico ci costringe.
Le analisi possono essere comodamente effettuate presso qualunque laboratorio , ma a dimostrazione dell’assioma “il bene di uno corrisponde poi al benessere collettivo”, basti tener presente che un check up completo e gratuito è a disposizione di chiunque si rechi nelle strutture in cui è possibile effettuare la donazione del sangue, presenti sia negli ospedali che per le strade cittadine.
Maggiore sarà il numero di persone che si sottoporranno ad accertamenti, maggiori saranno i dati a disposizione dei sanitari, il che realizza un miglioramento della qualità della vita.
E’ raro che un soggetto che sa di essere malato di HIV continui a diffondere il morbo, ma anche in assenza di patologie, un controllo fornisce utili indicazioni per massimizzare le potenzialità del nostro organismo, ad esempio suggerendo una dieta appropriata o un ridimensionamento dello stress.
Utilizzando con attenzione la raccolta dati ottenuta censendo i parametri ematici la nostra società sarebbe capace di migliorare qualità e durata della vita, corredo immunitario (e quindi resistenza alle malattie)e vigore psichico.
Tutte variabili che consentirebbero di avvicinarsi allo stato di completo benessere fisico, psichico e sociale auspicato dall’ Assemblea delle Nazioni nel 1948 nella quale fu stabilito uno standard internazionale per la definizione del termine salute.
Eppure spesso non si effettuano facilmente analisi ematiche perché bloccati dal timore del dolore, di un attimo durante il quale si avverte appena un lieve pizzico, mentre i donatori di sangue abituali vivono quell’istante con profondo rilassamento e provando un diffuso senso di benessere.
Ed è provato che dedicarsi ad attività piacevoli ed allegre, non oziose, il giorno che precede questo rituale di solidarietà migliora nettamente i dati che si ottengono dall’esame microscopico del nostro “fiume di vita interiore”.
L’abitudine di vivere la giornata da dedicare alla donazione del sangue come una festa induce un miglioramento misurabile dei valori di pressione, rafforza il sistema immunitario, e facilita il rilascio di endorfine e serotonina.
Una persona sana inoltre può investire il suo capitale invece che in farmaci, nell’acquisto dei beni che preferisce.
.Basti pensare che un soggetto sano può produrre ricchezza lavorando, ma anche svagandosi, molto più di uno con danni fisici.

Nessun commento:

Posta un commento